A fine marzo, i partecipanti al corso cyber per inquirenti (livello II) – NE 1 sono stati accolti nella sede della HE-Arc. Rivolto agli agenti di polizia con una conoscenza di base della cybercriminalità, questo corso ISP offre una serie di conferenze e workshop che presentano le procedure e gli strumenti necessari agli inquirenti informatici. Retrospettiva sul programma del 25 marzo 2024.

Un ripasso delle nozioni sul funzionamento della rete
A titolo introduttivo, la prima presentazione della mattinata ha illustrato in dettaglio i vari componenti di Internet, ampiamente utilizzati a volte senza che se ne comprenda il reale funzionamento. Si è trattato quindi di distinguere la WAN (wide area network) dalla LAN (local area network), di capire il percorso fisico tra due terminali utilizzato da due computer comunicanti e di descrivere i diversi tipi di indirizzo IP.
Descrivere i diversi tipi di crimini informatici
La maggior parte dei reati informatici consiste in vari tipi di frode informatica. Tra questi, le frodi sugli investimenti attraverso piattaforme fasulle sono considerate le più pericolose per l’entità delle somme rubate (e da sole rappresentano il 50% del denaro sottratto annualmente nel Cantone di Vaud). Altri metodi consistono nel pubblicare annunci falsi e intascare il denaro della vittima senza inviare la merce promessa. Altri truffatori ricorrono invece all’estorsione attraverso false convocazioni via e-mail e chiedono un pagamento per ottenere la cancellazione di una denuncia inesistente. Anche le pratiche di phishing, in cui ci si spaccia per siti web affidabili, sono comuni. E non dimentichiamo il romance scam, in cui il truffatore inganna la sua vittima facendole credere di avere una relazione sentimentale per ottenere del denaro. Di fronte a criminali e malviventi sempre più ingegnosi, il corso ISP passa in rassegna una serie di metodi operativi per fornire una risposta adeguata ai problemi.
Open source intelligence: interpretare le fonti in libero accesso
Così come i malintenzionati, anche gli inquirenti hanno, con Internet, nuovi strumenti da sfruttare. La parte del corso consacrata all’«open source intelligence» mette in luce la molteplicità di informazioni fornite dalla rete collaborativa. È possibile, ad esempio, determinare la posizione precisa di un individuo a partire da una fotografia, grazie a un servizio di mappatura globale. Altri siti, che forniscono un elenco in tempo reale di tutti gli aerei in volo nel mondo, possono essere utilizzati per arrestare i trafficanti di droga che atterrano negli aeroporti svizzeri. Infine, la ricerca inversa di immagini in un motore di ricerca rivela rapidamente la natura di un oggetto o di un luogo a partire da una semplice foto. È anche una buona idea combinare questo strumento con l’intelligenza artificiale, che è in grado di ricostruire le parti mancanti dell’immagine da identificare.
Perquisire un computer
Per registrare le prove di un’infrazione, è fondamentale salvaguardare la scena del crimine. Lo stesso vale anche quando vengono perquisiti dispositivi che contengono prove di attività illegali (materiale pedopornografico, scambi che indicano intenzioni terroristiche, ecc.) Il workshop «perquisizione» ha quindi invitato i partecipanti a esplorare una serie di apparecchiature elettroniche (smartphone, computer e dischi rigidi esterni) che possono essere utilizzate per fotografare le prove, senza rimuovere i metadati necessari per stabilire una cronologia degli eventi o identificare le fonti dei dati.
Per maggiori informazioni sulla prossima edizione del corso cyber per inquirenti (livello II) – NE 1 o su tutte le formazioni ISP, si invita a consultare il sito web della Piattaforma nazionale della formazione di polizia (PNFP).